Al termine dei 790 km e degli 11mila metri di dislivello previsti dall’edizione 2021 della Race Across Italy 2021, da percorrere in un tempo massimo di 48 ore, i Folletti Verdi possono dirsi…
Facciamo un passo indietro, dopo un anno di pandemia il piacere di ritrovarsi con amici fisici e virtuali alla partenza è stato grande. Gli atleti hanno potuto apprezzare lo sforzo fatto dall’organizzazione per ottenere tutti i permessi in epoca di Covid 19 e per organizzare questa manifestazione nel rispetto delle normative.
I nostri folletti verdi hanno saputo vedere il bicchiere “mezzo pieno” e vedere le limitazioni imposte a atleti e organizzatori come un fattore che ha reso la gara ancora più epica. Un aspetto che gli ha portati a dire che alla Race Across Italy 2021 “abbiamo vinto tutti perché tutti abbiamo creduto e crediamo ancora nello Sport”.
L’esperienza di Sarah #lamammavolante
Per Sarah è stata una nuova esperienza con auto al seguito, una Crew molto speciale perché composta dalla figlia, dal suo “moroso” e dal nuovo compagno di team. Sarah è partita con la consapevolezza che nessuno è perfetto, lei compresa. Di conseguenza sapeva che in 800km non tutto può andare come è stato pianificato a tavolino. Prima ha dovuto affrontare una crisi alle 5 del pomeriggio per un colpo di calore, per poi passare la nottata passata a spingere in recupero, accusando però una crisi di sonno al levare del sole che ha portato ad un attacco di malessere dalle 7 di mattina.




L’esperienza di Roberto #Ilcapitano
Per Roberto si tratta della decima Ultra conclusa, della sua terza volta su una pedana di partenza di un evento Race Across Italy, in modalità scelta senza supporto.Gara tempestata da piccoli imprevisti…navigazione Garmin subito compromessa, problemi di pancia e quindi impossibilità di mangiare dalle 5 del pomeriggio fino alla mattina del giorno successivo. Problemi con batterie alla luce principale e infine è incappato anche in una caduta. Roberto non si dichiara contento del tempo finale, ma è comunque giustamente orgoglioso di aver affrontato qualsiasi piccolo problema avuto portando a termine la corsa.

Un ricordo e una dedica speciale lo riserva a “nonna” Nadia titolare del negozio storico Cicli Zavarise di Cornuda scomparsa la settimana precedente alla gara. “Nadia mi ha insegnato che qualsiasi problema si affronta e supera, questa corsa l’avrei finita anche a piedi piuttosto di mollare. Un ricordo, un sorriso va a te Nadia e grazie di tutto il tempo e le parole che mi hai dedicato in questi anni”.